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Viaggio alla foce dell'Orinoco (Venezuela)

19.11.2011 // Natura e sport

orinoco


Nel bell’articolo  “Alberto Fornasier e La laguna dei bei sogni di Hugo Pratt” si cita “un paesaggio fatto da foreste e fiumi tropicali, dove la bellezza si accompagna alla pericolosità, dove l’Orinoco inventa il suo delta”. 

Cerchiamo di conoscere meglio questo fiume che nasce in Colombia, attraversa il Venezuela  e dopo oltre 2000 km si allarga in 370 km di delta prima di confondere le proprie acque con quelle dell’Atlantico.
Fiume maestoso, è il secondo di tutta l’America Meridionale per ampiezza di bacino e per portata di acque dopo il Rio delle Amazzoni. 

La storia della sue esplorazione è curiosa. Le sue sorgenti furono esplorate solo nel 1951 anche se le sue foci furono scoperte dagli europei all’alba della colonizzazione spagnola. Fu infatti nel 1498 che Cristoforo Colombo nel corso del suo terzo viaggio verso  l’America intraprese l’esplorazione di quello che, per la sua vastità e l’impressionante numero di canali che formano numerosissime isolette, credette essere un arcipelago.

Solo nel secolo successivo furono riprese le esplorazioni da parte di spedizioni tedesche, riprese nei primi mesi del 1800 da Alexander von Humboldt, il grande viaggiatore-scienziato berlinese cui dobbiamo moltissime informazioni naturalistiche su gran parte del continente americano, dal Messico al Perù, dalla Colombia all’Ecuador, dal Venezuela a Cuba. Von Humboldt ebbe anche il merito di scoprire la connessione tra il bacino del Rio delle Amazzoni e quello dell’Orinoco, unito dal canale naturale Casiquiare al Rio Negro, affluente del gigante amazzonico.

Nei mesi passati esplorando questa regione von Humboldt ne scoperse e descrisse la geografia, la popolazione, i maestosi paesaggi, le sue piante ed animali, tra cui alcuni presenti solo in questa regione, come il delfino rosa e il coccodrillo dell'Orinoco, in pericolo di estinzione, e i piranha caribici, tra i più aggressivi esistenti.  Vere meraviglie della natura, insieme alla foresta esuberante e ai paesaggi di sconfinate distese di acqua, percorse dalle canoe degli indigeni e da rari battelli.

L’Orinoco è infatti un fiume navigabile e un viaggio di scoperta di questa straordinaria parte del Venezuela sarà sicuramente un viaggio in battello, magari con soste nei villaggi indigeni ma in capanne adatte alle esigenze dei moderni viaggiatori.

Volete seguire le orme di Von Humboldt, non vi spaventa l’idea (anzi vi entusiasma) di passare qualche notte in amaca? Per voi viaggiare significa anche (o forse soprattutto) entrare in contatto con la popolazione locale, conoscere le sue condizioni di vita, di lavoro, la sua cultura e le sue tradizioni?
Allora il viaggio che vi suggeriamo  è per voi. 

Sbarcati a Caracas e dopo una comoda notte a Puerto Ayacucho, è previsto l’imbarco per un percorso di undici giorni in battello, con escursioni nella foresta e incontri con gli Yanomami.  In totale, dodici giorni accompagnati da una guida locale.
Il viaggio, l’Humboldt Road che ripercorre il tragitto del celebre esploratore,  è organizzato da Amazonas Travel (http://amazonas.travel/it), il cui indirizzo a Puerto Ayacucho non poteva che essere semplicemente  “a las orillas del Río Orinoco”, cioè “sulle  sponde dell’Orinoco”.
Sul sito sono indicate le tariffe aggiornate.

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Paese: Venezuela
Viaggio in Venezuela
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