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I paradisi vergini del Venezuela

15.10.2013 // Natura e sport

Img: www.confirmado.com.ve

Il Venezuela possiede preziosi tesori nel mare dei Caraibi ed è intenzionato ad aprirli a un turismo  di qualità, attento all’ambiente. Così ha dichiarato il ministro del turismo in una visita alle isole La Blanquilla, La Tortuga e La Orchila, attualmente allo stato pressoché vergine in quanto sede di installazioni militari e quindi preservate dallo sfruttamento  turistico.

Il  governo venezuelano è conscio dell’importanza ecologica delle tre isole ed ha annunciato un piano di sviluppo particolarmente attento all’impatto derivante da una presenza non controllata di turisti.
Non è ancora chiaro se  si pensa a un turismo stanziale oppure a più semplici installazioni per un turismo di giornata, senza la possibilità di pernottamento.

La Orchila, è una piccola  isola  di circa 40 chilometri quadrati, cui si aggiungono una decina di isolotti sabbiosi e di barriere coralline, a est del più famoso arcipelago di Los Roques, mentre La Tortuga è parte di un arcipelago lungo il litorale dello stato di Miranda, a nordovest di Caracas. Con soli 12 chilometri di lunghezza e 25 di larghezza, unita a isolotti di minori dimensioni è però la seconda isola per estensione dopo l’Isla Margarita.

La Blanquilla, che deve il suo nome alla bellissima sabbia bianca delle sue spiagge, è abitata solo dai guardiacoste, iguane, asini selvatici e capre. Il fondale basso e le formazioni coralline hanno creato  condizioni eccezionali per gli amanti delle immersioni subacquee.

L’annuncio del prossimo sviluppo turistico delle tre  isole ha suscitato allarme e preoccupazione fra i militanti delle associazioni ambientaliste venezuelane, che  hanno chiesto al  governo di sfruttare il litorale, ancora povero di infrastrutture, piuttosto che porre mano a opere che pongono seriamente  a rischio ambienti ecologicamente delicati, con il rischio  di  danneggiare in modo  irreparabile i loro ecosistemi “drammaticamente fragili”.

Il pericolo è che anche in questi ultimi paradisi naturali accada quanto avvenuto sulla piccolissima isola La Borracha,  di una dozzina di chilometri quadrati che, pur facendo parte del Parque Nacional Mochima e contravvenendo  alle disposizioni della stessa  costituzione venezuelana in merito  alla protezione ambientale,  è destinata a ospitare un mega  albergo con strutture di lusso e perfino un centro commerciale con ristoranti e discoteche  per lo svago di turisti sicuramente molto poco interessati alla preservazione del suo ambiente naturale.

Le associazioni ambientaliste sottolineano la flagrante  violazione giuridica del progetto governativo e sono  intenzionate a  difendere l’integrità delle isole fino in sede parlamentare.

Informazioni utili

Siti di associazioni ambientaliste  venezuelane

http://www.aguaclara.org/
http://www.caribesur.org/
www.fundacionlatortuga.org/
http://red-ara-venezuela.blogspot.it/
 


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