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Rio de Janeiro, capitale del Brasile indipendente

08.09.2011 // Cultura

Rio e Janeiro dal Corcovado

Rio de Janeiro è una delle città più famose al mondo e il suo nome evoca immagini di allegria e di musica.

Non bisogna però dimenticare che questa bellissima città ha svolto un ruolo politico importante nella storia brasiliana: fu infatti capitale dapprima dell'allora colonia portoghese e successivamente del nuovo stato indipendente.  Una indipendenza proclamata il 7 settembre 1822 nei pressi di San Paolo, ottenuta senza colpo ferire e proclamata dallo stesso figlio del sovrano del Portogallo, rifugiatosi in Brasile nel 1807 a causa dell’invasione delle truppe francesi di Napoleone Bonaparte. Il Brasile indipendente nasce quindi come monarchia e tale rimane fino al 1889, anno in cui viene proclamata la repubblica.

Le attrattive di Rio de Janeiro, che mantenne il suo ruolo di capitale fino al 1960, non si limitano alla festosità del suo famosissimo carnevale e alla bellezza delle sue spiagge, anche se queste caratteristiche sono quelle che forse attraggono di più i turisti che vi giungono da tutto il mondo.

Impossibile in un solo articolo descrivere tutto ciò che si può fare e visitare a Rio. Iniziamo con qualche rapido suggerimento, ripromettendoci di ritornare in questa straordinaria città per conoscerla meglio.

Iniziando la visita dal centro, che è anche il suo cuore finanziario, si possono visitare la Chiesa della Candelaria, una delle più belle della città con la sua storia dipinta sui murales interni, e la moderna Cattedrale oltre a diversi musei, tra cui particolarmente interessanti sono quello sul famoso compositore Villa-Lobos, il Memorial Getúlio Vargas dedicato allo statista brasiliano e il Museu do Índio, che raccoglie testimonianze e manufatti delle numerose etnie indigene del paese.

Spesso vale la pena di entrare in uno dei numerosi musei anche solo per visitare i magnifici palazzi che li ospitano, testimonianza del lungo periodo in cui Rio fu la capitale del Brasile, dal tardo periodo coloniale fino a quando il presidente Juscelino Kubitschek fece costruire, nella quasi generale incredulità dei brasiliani, la nuova capitale: Brasilia, “inaugurata” il 21 aprile 1960.

Se si vuole dare un’occhiata alla città da un punto panoramico particolare, si può prendere il Bonde, un tram allegramente dipinto di giallo, che parte nei pressi della Cattedrale e percorre l'Arcos da Lapa, l'ex acquedotto che, costruito nel 1750 in stile romano e convertito in un viadotto tramviario nel 1896, corre lungo le ripide strade del sobborgo di Santa Teresa, antico rione abitato da artisti di strada, in cui si trova anche un bel giardino botanico.

Un bellissimo esempio di architettura moderna da non perdere assolutamente, anche se per gustarlo occorre spostarsi dalla città di una ventina di chilometri, è il MAC, Museo di Arte Contemporanea, costruito su una roccia a picco sul mare della baia di Guanabara, a Niteroi. Costruito dal grande architetto brasiliano Oscar Niemeyer, è un esempio di perfetta fusione estetica tra l’opera dell’uomo e le bellezze della natura.

Ancora più conosciuto, e non solo per i suoi notevoli meriti architettonici, è lo Stadio Maracanã, uno dei più grandi del mondo, con una capienza di 114.145 persone.

Bellezze naturali imperdibili sono le meravigliose spiagge che hanno reso famosa Rio, soprattutto Capocabana e Ipanema.

La prima, lunga ben quattro chilometri, è fiancheggiata da alberghi, ristoranti e ritrovi di lusso e ospita i tradizionali festeggiamenti del Capodanno, che ogni anno richiamano migliaia di persone.

La seconda è nell’omonimo quartiere, uno dei più ricchi e sicuri della città, tra l'oceano Atlantico e la laguna Rodrigo Freitas, posizione che gli conferisce una speciale piacevolezza. A questa spiaggia è stata dedicata la canzone Garota de Ipanema ("la ragazza di Ipanema"), composta da Vinicius de Moraes e Antonio Carlos Jobim, una delle più famose composizioni brasiliane degli anni ’60 e forse il brano di bossa nova più noto e più eseguito al mondo.

Non si può lasciare Rio senza arrampicarsi in funivia sul Pan di Zucchero, che si innalza su una penisola a un estremo della baia di Guanabara, la più famosa delle alture che, inoltrandosi nel mare, rendono così affascinante il paesaggio carioca. Dal Pan di Zucchero si gode una vista stupenda, in concorrenza con quella che offre un altro rilievo tanto famoso da essere diventato il simbolo stesso di Rio, il Corcovado.

E’ qui infatti che si erge la statua del Cristo Redentore, raggiungibile con la Corcovado Rack Railway, un treno elettrico inaugurato nel 1884. Molti i personaggi famosi che hanno visitato questo luogo: da Albert Einstein a papa Giovanni Paolo II e la principessa Diana d’Inghilterra.

A proposito di personalità… a Rio ne sono nate moltissime. Per citarne solo alcune, i cantanti e compositori Chico Buarque e Milton Nascimento; il compositore di musica classica Heitor Villa-Lobos; gli scrittori Machado de Assis, Vinícius de Moraes e Paulo Coelho; Fernando Henrique Cardoso, sociologo e due volte presidente del Brasile e il celeberrimo architetto Oscar Niemeyer, tra gli ideatori di Brasilia.

Da non dimenticare Ronaldo, il calciatore che fece tanto parlare di sé quando giocava nell’Inter!

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08.09.2011 by Mariella Moresco
Paese: Brasile
Viaggio in Brasile
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