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In America Latina capita di festeggiare il carnevale in diversi periodi dell’anno. O meglio, ci sono paesi o singole città che festeggiano un proprio carnevale in periodi dell’anno che non è quello precedente la Quaresima.
Tra queste eccezioni figura la Fiesta de los Locos (La Festa dei Matti) di San Miguel de Allende, nello stato di Guanajuato, in Messico.
San Miguel de Allende è una bella cittadina, ricca di storia e di tradizioni, che ha lasciato un segno profondo nella storia nazionale, tanto da essere conosciuta come Cuna de la Independencia (Culla dell’indipendenza).
Il centro cittadino conserva lo stile spagnolo dell’epoca della colonia, mentre più lontano si possono ammirare le grandi case, decisamente originali e a volte molto belle, degli artisti che da ogni parte del Messico, e non solo, si sono trasferiti qui soprattutto verso la metà del secolo scorso.
Ancora oggi continua la tradizione artistica di San Miguel. La Scuola di Belle Arti, situata nel magnifico ex convento de la Concepción, e l’Istituto Allende continuano nazionale, tanto da essere conosciuta come Cuna de la Independencia (Culla dell’indipendenza).
Il centro cittadino conserva lo stile spagnolo dell’epoca della colonia, mentre più lontano si possono ammirare le grandi case, decisamente originali e a volte molto belle, degli artisti che da ogni parte del Messico, e non solo, si sono trasferiti qui soprattutto verso la metà del secolo scorso.
Ancora oggi continua la tradizione artistica di San Miguel. La Scuola di Belle Arti, situata nel magnifico ex convento de la Concepción, e l’Istituto Allende continuano ad accogliere molti studenti, provenienti anche dagli Stati Uniti.
La città non è solo ricca di begli edifici coloniali e di botteghe d’arte, è ricca anche di santi patroni (ben sei!). Ragion per cui è facilissimo, anzi quasi impossibile non riuscire a imbattersi in feste e celebrazioni religiose, cui si aggiungono feste profane e gli annuali festival di cinema e di musica classica e jazz.
Tra le feste che si svolgono in questo periodo dell’anno, tra la metà di maggio e quella di giugno, c’è la Fiesta de los Locos, nell’ambito dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova. Nel quartiere a lui dedicato sono due i santi, entrambi frati francescani, cui è soprattutto rivolta la devozione popolare: San Pasquale (patrono di cuochi e pasticceri e delle ragazze da marito), la cui festa cade il 17 maggio e Sant’Antonio da Padova, ricordato il 13 giugno.
Per festeggiarlo viene organizzata una coloratissima sfilata di carri carnevaleschi attorniati da persone addobbate con costumi vistosi che le ricoprono interamente e con maschere sul viso. Sono, appunto, i locos, i pazzi della festa, che partono dalla Chiesa dedicata al santo e che, allegramente e rumorosamente con musiche e scherzi, arrivano fino al giardino centrale della città.
Tipici di questa festa sono i travestimenti da donna con cui gli uomini di San Miguel si acconciano: geishe e mulatte sensuali ballano insieme a improbabili suore, vecchie insieme a giovani.
Per un giorno la città è invasa da donne di tutti i tipi e per tutti i gusti! O meglio, da travestiti che cercano, al meglio possibile, di passare per donne.
Ai lati del corteo, che procede a passo di danza e a suon di musica, molti spettatori aprono ombrelli all’incontrario. Non è un altro segno di pazzia. Tutt’altro. Dal corteo, infatti, vengono lanciate caramelle, che i previdenti spettatori sono pronti a raccogliere con i loro ombrelli!
