Img: Maurice Chédel
E’ il cereale dell’anno. Lo ha stabilito la Fao, l’agenzia per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite, convinta che possa essere un aiuto prezioso nella lotta alla malnutrizione. E’ la quinoa, cereale andino (o meglio, pseudo-cereale, dato che appartiene alla famiglia degli spinaci) dalle ricche proprietà nutritive.
Facile da coltivare nelle sue duecento varietà, è ricca di sali minerali, proteine, vitamine e fibre e, particolarità importante per i celiaci, è senza glutine. Coltivata da circa cinquemila anni ad altezze tra i 3800 e i 4200 metri, su territori aridi, è una pianta resistente, che non richiede particolari cure, sopportando climi diversissimi, da quelli caldo-umidi delle coste a quelli più rigidi di alta montagna, e che ricambia con abbondanti spighe ricche di grani rotondi.
Fortemente voluto dal presidente boliviano Evo Morales, il 2013 è stato proclamato l' Anno Internazionale della Quinoa. Una vera e propria “promozione” internazionale che ne favorirà la diffusione anche sulle nostre tavole, dove sarà senz’altro apprezzata per essere ricca di vitamina B2, ritenuta un valido componente per la riduzione degli attacchi di emicrania e l’incremento del metabolismo delle cellule muscolari e cerebrali. Altre proprietà curative attribuite alla quinoa sono la facilitazione della guarigione delle lesioni cutanee e la funzione protettiva dell’apparato circolatorio, grazie alla sua azione di contrasto dei radicali liberi.
Delle molte varietà di quinoa coltivate, tre sono le principali, facilmente individuabili dal colore dei loro chicchi: rosso, giallo o nero. Tutte hanno un contenuto proteico superiore a quello dei cereali più comunemente utilizzati nella nostra cucina: riso e grano.
Dato il suo gusto facilmente adattabile a combinazioni diverse, la quinoa è indicata sia per la preparazione di pietanze sia dolci che salate.
Per celebrare l’Anno della Quinoa, in una delle prossime uscite di www.viaggiinamericalatin.it vi proporremo alcune ricette per gustare al meglio la quinoa, il regalo delle Ande.
