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Acqua viva a Lima... dalle suore carmelitane

11.07.2013 // Cultura

eau vive lima

Una meta insolita in Perù? Nonostante sia  molto popolare fra i viaggiatori, il paese ne offre ancora moltissime, ma   quella che vi presentiamo è decisamente particolare. 

Siamo a Lima e andiamo in un ristorante conosciuto, per lo  più, da una clientela locale e selezionata.
Situato in pieno centro, in un bel palazzo storico ben restaurato di fronte al Palacio de Torre Tagle, sede del ministero degli Esteri, a poche decine di metri da Plaza de Armas, costeggiata dal Palazzo Presidenziale e dalla Cattedrale che ospita i resti di Francisco Pizarro.

Nel via vai della folla che sempre percorre questa strada centralissima,  si offre la tranquillità di un portone aperto su un androne fresco,  sul quale scende un antico scalone di pesante legno lavorato e sul cui fondo si intravede una porta, oltre la quale i rumori della città non riescono a penetrare.

L’insegna è molto discreta: L’eau vive (l’acqua viva). Quando alla sera il protone rimane chiuso, scompare al suo interno e occorre conoscere l’indirizzo e citofonare per farsi aprire. Nessun vistoso cartello esterno (solo una scritta sul muro) indica l’esistenza di un raffinato ristorante dove gustare una cucina francese-peruviana decisamente di classe.
Ma la particolarità di questo ristorante non sta solo nella sua cucina, di alto livello (in cucina c’è una cuoca Cordon Bleu) bensì nella sua storia e nella sua gestione.

E’ gestito, infatti,  da suore missionarie carmelitane.  Se vi viene in mente  un ambiente monastico, con figure silenziose che si aggirano tra i tavoli  tutte uguali negli abiti imposti dalla regola religiosa, cancellate subito questa immagine. Nulla di più sbagliato. Carmelitane sì ma, come ci racconta sorridendo la prima di loro che ci ha accolto, “mentre le carmelitane di clausura parlano a Dio del mondo, noi parliamo al mondo di Dio”.

E per stare nel mondo non occorre vestirsi in maniera diversa dalle altre donne che nel mondo  vivono, lavorano, soffrono. Anzi, non occorre nemmeno vestirsi tutte uguali. Così dalla cucina escono sorridendo due africane nei loro vestiti tradizionali e qualche asiatica. E una francese e una peruviana chiaccherina. Ognuna vestita secondo il proprio gusto e la propria cultura. Ognuna con i colori che preferisce. 

Una caratteristica in comune però ce l’hanno, tutte: un sorriso gentile. Chi ha più riserbo e chi ama chiacchierare subito con i “due italiani”, raccontando di quando ha vissuto a Roma, nella casa generalizia. E la più anziana tra loro, quella che ha iniziato “l’avventura”, si incanta quando scopre che parliamo anche francese. La sua lingua ! E lo racconta ridendo contenta a un paio di turiste canadesi, sedute a un tavolo vicino al nostro: “Parlano francese! !” dice, indicandoci.  Forse ha incontrato poche persone con cui parlare la sua lingua materna, in tanti anni di missione in Perù. 

E questo piccolo vezzo (scambiare con noi qualche battuta nella sua lingua) le fa ridere gli occhi e la fa sembrare ancora molto giovane, con i suoi riccioli ancora biondi, come quando oltre trent’anni fa accettò la sfida di rilevare dalla curia un vecchio stabile coloniale in completa rovina e, incoraggiata e sostenuta dal fondatore della sua famiglia religiosa, iniziare la sua missione a Lima.

Che non è solo  l’accoglienza in una atmosfera serena e discretamente spirituale (ogni sera alle 21 le suore cantano l’Ave Maria in francese e spagnolo), ma anche l’aiuto concreto ai più poveri di una città come Lima, che accanto a bellezze e ricchi quartieri eleganti  include milioni di persone ogni giorno in lotta per la sopravvivenza.  Un aiuto dato con il ricavato del loro lavoro al ristorante, che di giorno è affollato da funzionari dei vicini ministeri e banche e di sera ospita singoli avventori ma anche non di rado incontri familiari che includono diverse generazioni e diversi rami per decine e decine di persone.

Per noi l’incontro con le suore dell’Eau Vive (e la loro buonissima cucina) è stato un momento molto particolare, graditissimo, del nostro viaggio peruviano.  Aspettavamo l’ora del  pranzo e della cena per ritrovare i saluti cordiali, i sorrisi, le chiacchere in spagnolo, italiano, francese, quando l’una o l’altra delle nostre nuove amiche approfittava di un momento libero  tra un servizio e l’altro ai tavoli per avvicinarsi e continuare la chiacchierata interrotta o per consigliarci qualcosa di “speciale”.

Un'esperienza umana bellissima. Da ritrovare, per chi non andrà a Lima ma vesse voglia di un incontro simile, anche in Italia, nelle stupende sale del fastoso Palazzo Lante, nel cuore di Roma.


Informazioni utili

L'Eau Vive Lima
370 Jiron Ucayali
tel. 0051.172.75612

Canto dell’Ave Maria  a Lima accompagnato dalla chitarra   http://www.youtube.com/watch?v=aKC8RH0djIs

L'Eau Vive Roma
Via Monterone, 85  00186
http://www.restaurant-eauvive.it 
tel.+39 06.68801095 +39 06.68802101
info@restaurant-eauvive.it

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Paese: Peru
Viaggio in Peru
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