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L'America Latina al Salone del Gusto di Torino

16.10.2014 // Cultura

by www.terramadre.info
salone gusto torino

A Torino 2000 delegati e rappresentanti di 1000 Comunità del cibo: agricoltori e pescatori di piccola scala, allevatori di razze a rischio di estinzione, trasformatori di prodotti di qualità.

La rete di Terra Madre, come ogni due anni, porta a Torino la propria ricchezza e le proprie istanze: una visione ampia, lungimirante, che può dare un contributo fondamentale a cambiare, in meglio, il futuro del cibo.

La presenza dei delegati dei Presìdi Slow Food e delle Comunità quest’anno è ancora più importante: il Salone del Gusto e Terra Madre – due anime unite in un unico grande evento – è l’occasione per celebrare insieme l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare voluto dalle Nazioni Unite. E per mostrare, una volta di più, come le produzioni di piccola scala siano le vere avanguardie dell’agricoltura sostenibile, perché sono in grado di nutrire il mondo preservandone le risorse e riducendo le pressioni ecologiche, economiche e sociali.

Dove trovare Terra Madre al Salone del Gusto? Come due anni fa, l’evento è aperto a tutti, in ogni sua parte. I Presìdi Slow Food e le Comunità del cibo di Terra Madre espongono i loro prodotti, ve li raccontano, li vendono, e sono suddivisi per aree geografiche: l’Italia nei padiglioni del Lingotto Fiere e l’area internazionale all’Oval.

I delegati intervengono alle conferenze, per diffondere quanto più possibile la loro visione, e animano l’Oval con un ricco programma d’incontri, per confrontarsi su allevamenti sostenibili, futuro dei semi, risi di qualità e molto altro ancora (qui il programma completo delle Conferenze del Salone). E sono Terra Madre anche la grande conferenza sugli orti in Africa e lo spazio del Terra Madre Day, dove si può registrare il proprio evento per la giornata internazionale dedicata alla celebrazione del cibo locale.
 
E ora in America Latina. Nella pianura argentina del Gran Chaco, gli alberi di carrubo bianco, chañar e mistol, fin dall’era precolombiana, sono parte della cultura alimentare dei popoli indigeni, nonché simbolo di magnificenza. I frutti sono utilizzati per gustose farine, piatti tradizionali e a scopi terapeutici. Tuttavia, il contatto con le popolazioni europee ha causato la perdita di molte abitudini alimentari tradizionali e oggi questi frutti selvatici del Gran Chaco sono minacciati da estinzione e deforestazione. Il Presidio nasce dalla collaborazione con la Fundación Gran Chaco e la Cooperativa de Mujeres Artesanas del Gran Chaco, con l’obiettivo di contrastare l’abbandono del territorio e l’impoverimento dell’alimentazione della popolazione locale.

Concludiamo il nostro giro del mondo in Colombia, dove ci salutiamo in compagnia del granchio nero di Providencia, piccola isola situata nel Mar dei Caraibi dichiarata Riserva della Biosfera dall’Unesco nel 2010. Qui esistono milioni di esemplari di granchio nero, un crostaceo endemico che vive nel bosco secco tipico dell’isola e che rappresenta l’emblema della gastronomia locale. Gli abitanti di Providencia, discendenti da schiavi africani e navigatori britannici, catturano a mano il granchio di notte e lo trasformano il giorno successivo presso le proprie case, facendolo bollire e separandone le varie parti, poi impiegate come base per zuppe e piatti tipici, o vendute nella vicina isola di San Andrés.

www.terramadre.info
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Torino, 23 – 27 ottobre 2014
Lingotto Fiere, via Nizza 280
Da giovedì 23 a domenica 26: dalle 11 alle 23
Lunedì 27: dalle 11 alle 20

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Paese: America Latina
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