Il nord è una delle zone più ricche di fascino dell’Argentina, anche se un viaggio nella provincia di Salta purtroppo non è molto proposto dai tour operator italiani. La zona che vi propongo di visitare si trova nella provincia di Salta, al confine con il Cile, la Bolivia e il Paraguay.
I suoi paesaggi spaziano dalle vette innevate delle Cordigliere, la cui cima più alta prende il nome del Libertador, il General San Martín che la attraversò per iniziare la campagna di liberazione del Cile, fino all’aridità della Puna con le sue grandi distese di sale, per poi trasformarsi in zone subtropicali dalla tipica vegetazione lussureggiante. Se nella zona delle cordigliere si possono raggiungere i -27° d’inverno, l’estate al sud della provincia può toccare anche punte di 45° di calore. Si può veramente dire che nella spazio di una sola provincia si incontra un intero microcosmo.
La zona montagnosa della Región Cordillerana è caratterizzata, come ci indica il suo nome, dalle sagome maestose delle cime della Cordigliera delle Ande e della Cordigliera Orientale, con vette da 3.000 ad oltre 6.000 metri e con vasti altipiani desertici che si estendono ad una altitudine di 3.500 metri. Questi altipiani costituiscono la zona più inospitale dell’intera provincia, ma non mancheranno di affascinarvi con l’immensità dei loro spazi e dei loro silenzi. Tutto intorno, le cime dalle nevi eterne della Sierra de Calalaste, la corona di vette di Pozuelos e la Sierra de Pastos Grandes con le cime più alte situate al confine con il Cile: il Cerro Rincón, il vulcano Socompa, il Cerro Llullaillaco ed il vulcano Azufre.
Da Maimara, antico paese scolpito nella parete della montagna e famoso per il suo carnevale, ci si può dirigere verso la Puna dove, a San Antonio de los Cobres, si trova il capolinea del Tren a las Nubes.
Facendo un viaggio nella provincia di Salta non può assolutamente mancare una gita su questo treno che porta “fino alle nuvole”, correndo a grandi altezze che, sul viadotto La Polvorilla, raggiungono i 4.144 metri.
Il terreno della Puna richiama paesaggi fantastici ed inquietanti: rocce vulcaniche dalle forme surreali e i famosi salares, veri e propri grandi deserti di sale.
A Salinas Grandes non mancate di immergere un rametto nella distesa di sale: lo vedrete diventare un’affascinante scultura cristallina.
Completamente diverso è l’ambiente naturale che si incontra scendendo verso la Región Chaqueña, con le sue ampie distese fertilissime del subtropico, dove la raccolta delle banane non conosce soste in tutto l’arco dell’anno, e nell’arido Chaco Salteño le cui temperature estive sono tanto elevate da fare evaporare l’acqua in brevissimo tempo.
Un viaggio nella provincia di Salta non offre solo aspetti naturalistici. Di notevole interesse culturale sono le Valles Calchaquíes e di Santa María, che si estendono da nord a sud tra le sierre preandine e che sono abitate da popolazioni indigene. Notevole anche qui la bellezza del paesaggio, con montagne che si stagliano contro un cielo di un azzurro intenso, grazie alla purezza dell’aria, e che per la presenza di diversi minerali offrono uno spettacolo unico di pareti rocciose dai colori che trasmutano dal viola al giallo, al rosso e al verde.
Le quebradas, profonde gole scavate dai fiumi nelle montagne dove l’erosione ha prodotto forme stravaganti e che presentano dislivelli fino a 1.500 metri, costituiscono importanti vie di comunicazione tra le valli circostanti o addirittura vie di interesse internazionale, come la Quebrada del Toro, sul cui fondo si snoda la linea ferroviaria verso il Cile.
Nella Quebrada de Humahuaca, caratterizzata dalle pareti colorate delle sue montagne, un cippo indica l’esatta posizione del Tropico del Capricorno. In questa gola, che faceva parte del percorso che univa da nord a sud l’impero incaico, si trovano l’antica fortezza Pucará de Tilcara e mercati indigeni dove è possibile acquistare i rinomati tessuti in lana di pecora o di lama, colorati con sostanze naturali nelle tonalità del bianco, del nero e del marrone.
