Quando, alle sei e mezza del mattino, ci avviamo all’appuntamento con Cruce Andino, il tour operator che da Bariloche ci porterà a Puerto Varas in Cile attraverso le Ande, il cielo è coperto da nuvole grigie e una foschia insolita avvolge le case. Ma non è brutto tempo. Sono le ceneri del vulcano Puyehue, che ancora una volta calano sulla cittadina.
Ci accompagneranno per tutta la traversata di un braccio del Nahuel Huapi, il grande lago che dà il nome all’enorme parco nazionale che si estende a cavallo delle Ande e che al confine con il Cile cambia nome, diventando Parque Nacional Vicente Perez Rosales.
Anche i profili dei monti che costeggiano il lago sono velati dalla foschia, che però non riesce a nascondere la bellezza del paesaggio.
La guida di un gruppo di turisti fa divertire i passeggeri del battello, attirando i gabbiani con un biscotto tenuto sollevato in aria. Gli uccelli, ingolositi, accorrono veloci. Alcuni, più diffidenti, si avvicinano ma poi cambiano rotta all’improvviso. Altri, più audaci, si tuffano sul braccio teso del giovane, ghermendo velocissimi il biscotto tra le risate dei pochi coraggiosi, saliti in coperta nonostante il vento freddo che si insinua sotto giacche e cappotti.
Sbarcati a Puerto Blest, decidiamo di percorrere a piedi i tre chilometri che ci separano dal prossimo imbarco, a Puerto Alegre. Nella mezz’ora di facile cammino ci fermiamo più volte, stupiti. Enormi ed altissimi cespugli di fucsie selvatiche, foglie gigantesche e canne elegantissime, dai tenui colori dal beige al verde pallido, costeggiano la strada polverosa. Mi fermo continuamente a fotografarle. Ogni pianta, ogni canna mi sembra eccezionalmente bella, imperdibile.
Così, senza accorgercene, sbuchiamo in una piccola insenatura quasi nascosta. E’ Puerto Alegre, dove ci aspetta, dondolando sull’acqua verdissima del Lago Frías, il secondo battello. Questa seconda traversata è caratterizzata dalla vista del Cerro Tronador (Montagna Tuonante), le cui nevi, al disgelo, si sciolgono con cupi rimbombi.
Un più lungo percorso in pullman ci fa attraversare la frontiera ed entrare in Cile, senza mai abbandonare una bella strada nel bosco.
Ora le grosse nuvole nere sono vere nuvole di pioggia, che ci accompagneranno fino alla fine della traversata.
A Peulla ci aspetta l’ultimo battello e la navigazione forse più bella dell’intero tragitto.
Dal centro del lago Todos los Santos (dalle acque tanto verdi da essere conosciuto come Lago Esmeralda) la vista delle montagne circostanti è molto scenografica, con le cime sempre presenti del Vulcán Puntiagudo, dalla inconfondibile punta, e del Vulcán Osorno, incappucciato di neve, che ci accompagneranno fino allo sbarco, stagliandosi contro un cielo minaccioso, dove il vento spinge grossi nuvoloni neri, scomponendoli e ricomponendo nuove forme altrettanto minacciose. Passando davanti alla piccola isola Margarita, il battello fa risuonare per tre volte la sirena. E’ il saluto dovuto al padrone dell’isola, che vi è sepolto, e che sviluppò il turismo nella zona.
Un ultimo percorso in pullman costeggiando il lago Llanquihue ed ecco apparire le belle case di Puerto Varas, nei cui giardini, incuranti del vento e del freddo, crescono rigogliose “le più belle rose del Cile” (così dice una mia amica cilena…).
Informazioni utili
La traversata delle Ande si può effettuare da Bariloche a Puerto Varas o in senso contrario e dura una decina d’ore in estate. In inverno è obbligatoria una sosta per pernottare.
Le partenze sono giornaliere e sono effettuate da Cruce Andino, che gestisce l’intero tragitto, occupandosi del trasbordo dei bagagli e facilitando le formalità di frontiera.
I battelli e i pullman sono comodi e le guide gentili, disponibili e preparate.
Il costo a persona, per il 2012 è di USD 280.
E’ consigliabile prenotare con largo anticipo durante l’alta stagione, che va dagli inizi di dicembre fino a metà marzo.
Per ulteriori informazioni e per prenotare, vedi il sito http://www.cruceandino.com che riporta la mappa e foto del tragitto.
