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La Quemada, il luogo della mitica peregrinazione

19.04.2012 // Messico

La cittadella di La Quemada

Il Messico è un paese ricchissimo di storia e di cultura, un vero paradiso per chi è appassionato di archeologia. Tutti conoscono, almeno di nome, i siti più famosi e visitati, bellissimi e suggestivi nonostante il grande afflusso di visitatori.
La Quemada non è tra questi. E’ un sito ancora enigmatico, poco studiato, che conserva gelosamente molti misteri, anche se  la sua importanza storica (e ancor più mitica) è fondamentale per la storia del Messico centrale di epoca preispanica.

Situato nello stato di Zacatecas, nell’immaginario messicano è il luogo per dove sarebbero passati i mexicas (come si autonominavano gli aztechi)  nella loro peregrinazione dalle regioni del nord fino al Messico centrale. Secoli di intemperie e di spoliazione del materiale di costruzione rendono arduo il lavoro degli archeologi nel determinare l’appartenenza culturale del gruppo umano che ha edificato questo sito fortificato, che  si eleva su una modesta altura che domina la valle del Malpaso.
L’unico dato certo è che il periodo di maggior sviluppo, quello cui appartengono i resti delle costruzioni più importanti, si situa tra il 500 e il 900 della nostra era.

Ma chi erano i gruppi nomadi che si fermarono nella valle sottostante e che innalzarono gli edifici sulla collina?
C’è chi ipotizza si trattasse di un’avanzata teotihuacana, altri pensano ai toltechi o ai combattivi taraschi o ancora a un centro caxcán. E naturalmente si favoleggia che La Quemada altro non sia che il mitico Chicomoztoc, il luogo d’origine degli aztechi, dal quale partirono per fondare, dopo una lunga peregrinazione di secoli, il magnifico impero che riempì di meraviglia  i conquistatori spagnoli.

Oggi La Quemada, nella sua disposizione architettonica, appare come ciò che resta di una fortezza, o meglio di un centro cerimoniale fortificato, con più di quaranta piattaforme di diverse dimensioni, uno spiazzo dove si ergono solitarie colonne, la piramide votiva, i resti di luoghi sacrificali e delle abitazioni per gli addetti al culto. Il tutto al culmine di una ripidissima scalinata, presumibilmente difesa da giovani guerrieri, gli unici in grado di percorrerla agevolmente.

Data la sua posizione, si ipotizza che La Quemada fosse parte di una rete di grande importanza commerciale, di scambi tra le regioni del  nord e del sud del Messico. Scambi che oltre ai prodotti agricoli riguardavano minerali, sale e conchiglie fino alle preziose pietre di turchese del Nuovo Messico.
Forse, quando saranno portati a termine altri scavi, sarà possibile sapere di più di questo luogo misterioso, transito delle tribù nomadi del nord e trincera difensiva contro l’avanzata spagnola. Di quegli antichi abitanti restano alcuni suggestive testimonianze nel piccolo museo del sito.

Visitare La Quemada è un’esperienza particolare, in cui più che vedere si può immaginare, lasciarsi ispirare da pochi segni. Salire sul punto più alto e guardare la pianura sottostante, dove i contadini hanno coltivato i campi per secoli, controllati dai guerrieri nella cittadella sacra, dove si tramandavano le conoscenze riservate ai sacerdoti e si immolavano offerte agli dei perché la terra continuasse a dare frutti.
In questo piccolo sito, ancora inesplorato per la sua quasi totalità, è particolarmente facile lasciare libero gioco alla fantasia e alla suggestione e farsi riportare indietro nel tempo, almeno per un momento, sotto il caldo sole messicano.

Informazioni utili

Per visitare La Quemada è consigliato  partecipare a una visita organizzata da una delle agenzie di Zacatecas, che nel  tour includono anche la visita a Jerez, grazioso paesino incluso nella sita dei pueblos mágicos messicani.
Per la visita a La Quemada ricordarsi di portare una scorta di acqua e un copricapo, dato che il sito è completamente esposto al sole.

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Paese: Messico
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