Il piccolo Nicaragua può vantare ben quattro menzioni speciali da parte dell'Unesco.
El Güegüense, balletto folklorico notissimo in tutto il paese, ha ricevuto la nomina di Patrimonio immateriale dell'Umanità, l'isola di Ometepe è parte delle riserve della biosfera e la città di León, antica capitale del Nicaragua che ha conservato il prestigio della supremazia culturale nazionale, ha visto riconoscere due sue importanti testimonianze storiche come Patrimonio mondiale dell'umanità. Si tratta delle rovine di León Viejo (nominate dall'Unesco nel 2000) e la cattedrale di Santa María de Gracia, che si aggiunge agli altri sedici patrimoni dell'umanità in Centroamerica.
Edificata tra il 1747 e il 1814, la cattedrale di León è la più grande chiesa del Centroamerica, ma la sua importanza, più che architettonica, è soprattutto storica. Nella sua cripta infatti sono sepolte personalità della cultura e della storia del Nicaragua, dal filosofo indipendentista Miguel Jerónimo Larreinaga y Silva, al massimo poeta nicaraguense Rubén Darío, padre del modernismo, che esercitò una grande influenza su tutta la letteratura spagnola, sepolto ai piedi della statua di San Paolo.
Tra vescovi, poeti, musicisti e notabili riposano anche le spoglie di uno schiavo.
Lo stile della chiesa è alquanto eclettico. La facciata e le torri possono definirsi neoclassiche, mentre gli interni mostrano influssi del barocco, del classicisimo, del gotico, dello stile rinascimentale ed anche del mudejar, lo stile che in Spagna nacque con la fusione con gli elemnti arabi. Le sue trentaquattro cupole ne fanno una delle chiese meglio illuminate e areate di tutto il Sudamerica.
Sorta in zona sismica (un'eruzione vulcanica distrusse León Viejo, il primo insediamento spagnolo), la cattedrale di León, grazie allo spessore delle sue mura, ha finora sopportato i colpi inflittile da terremoti e guerre. Il suo tetto divenne una postazione di cannoni durante l'insurrezione indipendentista del 1824 e servì come postazione anche alle forze guerrigliere del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale contro l'esercito del dittatore Anastasio Somoza.
Dell'importanza della cattedrale non solo come luogo di culto, sono testimonianza sette gallerie sotterranee che la collegano ad importanti edifici cittadini e che in parte sono state aperte alle visite turistiche. Probabilmente furono costruite come vie di fuga per difendersi dagli attacchi dei pirati in cerca dei tesori conservati nelle chiese. Forse per questo motivo sono nate diverse leggende sull'esistenza di tesori ancora nascosti lungo queste misteriose vie sotterranee.
Prima di lasciare la cattedrale, soffermiamoci sulla tomba di un altro grande poeta, Alfonso Cortés, i cui versi sono stati incisi du una targa, affinché i visitatori possano leggerli e meditarli:
El tiempo es hambre y el espacio es frío
orad, orad, que sólo la plegaria
puede saciar las ansias del vacío.
El sueño es una roca solitaria
en donde el águila del alma anida:
soñad, soñad, entre la vida diaria.