Non vi è mai venuto voglia di visitare uno di quei tre paesi che sulla mappa sembrano schiacciati tra il gigantesco Brasile e il Venezuela? Quei paesi ancora poco visitati dai turisti italiani e dalle grandi aree di foresta equatoriale ancora inesplorata?
Una volta erano conosciuti come le tre Guiane: inglese, francese e olandese. Quest’ultima, in mezzo alle altre due, ora non più colonia dei Paesi Bassi, dal novembre 1985 è ufficialmente In sranan tongo Ripoliku Sranan, la Repubblica del Suriname.
Con appena 540.000 abitanti è un vero crogiuolo di razze e di lingue: a quella ufficiale, che continua ad essere l’olandese, utilizzato soprattutto per i documenti ufficiali, ve ne sono altre. La più diffusa, parlata dalla grande maggioranza delle popolazione, è lo sranan tongo, detto anche taki taki, una lingua creola nata dall’unione di inglese, olandese, portoghese, lingue africane e dialetti locali, che la rende comprensibile ai diversi gruppi presenti nel paese: creoli, indiani, giavanesi, cinesi e amerindi.
Il Suriname è una straordinaria meta di eco-turismo. L’80% del paese è costituito dalla Riserva Naturale Centrale che si stende su circa due milioni di ettari ed è la più grande foresta fluviale tropicale protetta del mondo, dal 2000 patrimonio Unesco. E nel resto del paese vi sono altre riserve naturali, dove vivono indisturbati gli animali selvatici e dove addentrarsi rigorosamente accompagnati da guide locali, contattate tramite i tour operator nazionali.
Alla grande varietà culturale del Suriname corrisponde un’altrettanta incredibile varietà naturale, soprattutto delle specie di uccelli, che hanno reso il paese una meta conosciuta e molto apprezzata dagli ornitologi e dai birdwatchers (gli amanti dell’osservazione degli uccelli, specialmente di quelli più rari) che vi si recano per osservare le 724 specie di uccelli, tra le quali le numerose colonie di tucani, pappagalli e galletti di roccia, dal piumaggio arancione e dalla vistosa cresta a mezzaluna e dalle curiose caratteristiche riproduttive. La qualità più apprezzata nel maschio infatti è la sua abilità di “cantante e ballerino” con cui, essendo poligamo, conquista le sue numerose femmine.
In Suriname il viaggio naturalistico si accompagna alla possibilità di incontrare gruppi indigeni e di maroons (i discendenti degli schiavi africani fuggiti nelle zone più impervie) che vivono all’interno del paese, raggiungibili navigando sui fiumi o, per accorciare le enormi distanze che li separano dalla costa dove sono raggruppate le città, servendosi di piccoli aerei da turismo.
Comunque si decida di visitarlo, il Suriname offrirà l’emozione di un incontro autentico con la esuberante natura tropicale e con un crogiuolo di razze e culture.
Vuoi organizzare un viaggio in Suriname ? Alcune info utili
Il Suriname è raggiungibile dall’Italia con i voli Air France e KLM.
Il clima del paese è caratterizzato da quattro stagioni: la piccola e la grande stagione delle piogge e la piccola e la grande stagione secca. Le stagioni secche (che non escludono violenti ma brevi acquazzoni anche giornalieri) vanno da febbraio ad aprile (più fresca e piovosa) e da agosto a novembre.
Alcuni tour operator italiani propongono viaggi in Suriname abbinati alla visita della Guyana (ex colonia inglese) e delle Guiana francese.
Chi desidera viaggiare per proprio conto, giunto a Paramaribo può programmare visite all’interno del paese contattando i tour operator locali presso il Centro Informazioni al museo Ford’Zeelandia.
Un buon tour operator che propone escursioni in barca nella foresta con visite ai villaggi indigeni e di afrodiscendenti è
METS Tours & Travel Dr. J.F. Nassylaan 2 | Paramaribo, Suriname
Tel.: + 597 477088 Fax: 422332
E-mail: mets@sr.net
www.surinamevacations.com
A Paramaribo non vi sono difficoltà per trovare alloggio in buoni alberghi, prenotabili anche dall’Italia tramite i più noti siti di ricerca.
