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Il 6 agosto 1962, il Parlamento giamaicano proclamò l'indipendenza dalla Gran Bretagna. Erano finiti 500 anni di retaggio coloniale.
I festeggiamenti per i 50 anni dell’indipendenza, che continueranno per tutto il 2012, possono essere un’occasione per visitare questa isola stupenda, che già da alcuni mesi ha iniziato a celebrare il mezzo secolo di sovranità nazionale con eventi sportivi, gare gastronomiche e festival musicali, senza dimenticare di celebrare, lo scorso 25 marzo, il giorno del ricordo delle vittime della schiavitù e della tratta transatlantica, che strappò milioni di africani dalla loro terra per renderli schiavi nelle terre americane.
Il Festival dei Maroons (i maroons erano gli schiavi che si liberavano fuggendo), celebrato a gennaio, è stata l’occasione per ripercorrere la leggendaria avventura dei Maroons che nel diciottesimo secolo fuggirono verso la costa meridionale dell’isola. La ricorrenza è celebrata ogni anno con danze, canti tradizionali, rullii di tamburo e il suono del corno.
Per ospitare i partecipanti all’evento, è stato ricostruito in stile africano il villaggio di Bickle, dove si è potuto assaporare i piatti e le bevande della cucina tradizionale giamaicana.
Un tempo conosciuta solo come la patria di Bob Marley e della tolleranza verso il “fumo”, la Giamaica sta offrendo una nuova visibilità turistica rivolta agli appassionati della natura e degli sport all’aria aperta, ma anche alle famiglie, senza rinunciare all’offerta di vacanze di lusso negli esclusivi resort che offrono ai loro ospiti la riservatezza più assoluta e l’esperienza di godere in discreta solitudine le generose attrattive di una natura esuberante.
Salendo agli oltre 2000 metri della vetta più alta dell’isola, la Blue Mountain Peak, lo sguardo si spinge fino a Cuba. Questa è la zona dove viene coltivato uno dei migliori caffè al mondo, il Jamaican Blue Mountain Coffee, dall’inconfondibile delicatezza del sapore.
Per gli amanti del trekking le mete possono essere i numerosi sentieri di montagna o i percorsi nei parchi naturali tra coccodrilli ed uccelli esotici. Numerosissime le caverne, che caratterizzano le montagne e i fondali dell’isola, regalando emozionanti immersioni per poi emergere in piccole insenature rocciose o su lunghissime spiagge di sabbia che terminano in un mare dai colori brillanti.
A Ocho Rios, una spiaggia bianca punteggiata da palme da cocco offre la sorpresa di una cascata di oltre 180 metri che si getta nel Mar dei Caraibi, mentre a Port Antonio, alla Frenchman’s Cove, dei lussureggianti giardini di piante tropicali costeggiano la spiaggia di sabbia bianca, creando una scenografica quinta ai colori intensi del mare.
Una Giamaica inusuale è quella delle piccole spiagge meno frequentate dai turisti, dove al calar della sera si può vivere la magia del tramonto in un villaggio di pescatori, come la bella Treasure Beach (spiaggia del tesoro) sulla costa meridionale.
Bellezze della natura, patrimonio culturale, gastronomia e musica. Imperdibile Giamaica.